Giovedì 2 aprile 2020
In questa fase più che mai noi genitori siamo co-autori della storia individuale dei nostri figli, stiamo scrivendo il loro futuro, quello che diventeranno, e stiamo decidendo che tipo di adulti saranno domani. Che tipo di società civile costruiranno. In che modo e in che mondo vivranno.
Intelligenza emotiva. Intelligenza sociale. Competenza sociale ed emozionale. Ogni genitore dovrebbe conoscere cosa sono, come funzionano e a cosa servono. Ogni genitore dovrebbe poter avere accesso a queste informazioni.
Chi può dovrebbe studiare e formarsi, per promuoverle in se stesso e nei propri figli. E trasmetterle agli altri.
Così, tra una ricetta e l’altra, tra un allenamento e l’altro, tra un film e l’altro, leggete e rileggete i libri di Daniel Siegel e Daniel Goleman sull’ intelligenza sociale ed emotiva, sul ruolo educativo, sulla mente adolescente, etc..
Non importa se qualche passo vi sembrerà complicato, andate avanti, quello che vi serve vi arriverà.
Intanto riporto stralci dal capitoletto Andare avanti , tratto da “Errori da non ripetere. Come la conoscenza della propria storia aiuta a essere genitori” di D. Siegel, M. Hartzell – Cortina
“ La vita è piena di situazioni difficili, alle quali dobbiamo cercare di adattarci rapidamente e nelle quali dobbiamo cercare di fare del nostro meglio. In molti di noi sono presenti questioni non risolte o lasciate in sospeso che possono rendere problematici diversi aspetti della nostra vita quotidiana. Nel rapporto con i nostri figli questioni non risolte possono renderci rigidi e inflessibili, spesso incapaci di scegliere risposte che potrebbero avere effetti positivi sul loro sviluppo. A volte non li ascoltiamo realmente, perché il rumore di fondo creato dalle nostre esperienze interne è tutto ciò che possiamo sentire. Non abbiamo una vera relazione con i nostri bambini e probabilmente continueremo ad adottare sempre gli stessi comportamenti, inefficaci e insoddisfacenti per noi e per loro, perché siamo come imprigionati in una serie di risposte reattive che hanno origine da esperienze del nostro passato. …
“… la storia della nostra vita diventa così scritta per noi, non da noi. …
“Quando sono le questioni non risolte a scrivere la storia della nostra vita, non siamo più noi gli autori della nostra autobiografia; possiamo solo registrare passivamente le modalità con cui il passato continua, spesso senza che ne siamo consapevoli, a plasmare in maniera invasiva le esperienze del presente e i programmi per il futuro. Non prendiamo decisioni ponderate su come vogliamo svolgere il nostro ruolo di genitori, ma semplicemente reagiamo in base a esperienze passate; è come se avessimo rinunciato alla capacità di scegliere una direzione affidandoci a un pilota automatico, senza neanche sapere dove questo pilota ci stia portando. Spesso cerchiamo di controllare le emozioni e i comportamenti dei nostri bambini, ignorando il fatto che in realtà sono le nostre esperienze interne, e non i loro comportamenti, a generare la nostra irritazione. Se prestiamo attenzione a queste esperienze interne quando ci sentiamo irritati dai comportamenti dei nostri figli, possiamo imparare a riconoscere come le nostre azioni interferiscono con la relazione di amore che vorremmo stabilire con loro.”
Brano tratto da “Errori da non ripetere. Come la conoscenza della propria storia aiuta a essere genitori” di D. Siegel, M. Hartzell (Cortina)


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